NON SEI SOLA – 10 panchine rosse per 10 Artist* – 25 e 26 Novembre 2023

In Italia il fenomeno della violenza sulle donne è in aumento per questo è fondamentale intervenire culturalmente e pubblicamente, perché il fenomeno tocca, non solo le donne, non solo le vittime, ma tutti noi come collettività, perché per ogni vittima vi è un carnefice e, spesso, una serie di testimoni o complici che non rompono questo insensato circolo vizioso di violenza omicida.

Il Municipio 2 del Comune di Milano, in collaborazione con City Art, ha inteso valorizzare le 29 panchine rosse presenti nel suo territorio, nella Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. In ogni panchina, è stata apposta una targa progettata dall’artista Francesco Garbelli.

Le  10 Panchine Rosse hanno visto una progettazione di altrettanti Artist* con un’istallazione di arte relazionale con lo scopo di sensibilizzare la cittadinanza sul tema della violenza sulle donne.

Gli artisti, sono: Giulia Sarubbi, Elisabetta Oneto, Fiorella Cicardi, Federica Zianni, Tamara Ferioli, Loretta Cappanera, Gabriella Kuruvilla, Anna Finetti, Leonardo Totino, Gruppo Flessibile.

Nella giornata del 25 novembre alle ore 15,00 è stata organizzata una biciclettata con partenza dagli Orti di Via Padova in Via Esterle, per visitare le 10 Panchine Rosse posizionate:

  • Giulia Sarubbi – Orti di via Padova via Esterle (Legambiente e Liceo Caravaggio)“Invisibile”Una sagoma nera di uomo incombe seduto. Potrebbe stringere con il suo braccio una donna, invece con la sua forza se ne impossessa fino a renderla invisibile. La forza in un ideale di machismo, superiorità che potrebbe essere volto alla protezione e alla cura e, invece, diventa possesso soverchiante fino a far sparire l’esistenza stessa della donna.
  • Federica Zianni – Parco Trotter (Ass. Amici del Parco Trotter )”Noli Me Tangere”La panchina è resa impraticabile da un intricato intreccio di camere d’aria che creano una ragnatela nevrotica e soffocante. La sensazione di asfissia e di distacco da questo nido parassita artificiale interroga lo spettatore su quale sia ancora oggi la condizione della donna.
  • Gruppo Flessibile – Piazza Morbegno (Associazione 4 Tunnel)”Untitled n°1″Untitled n°1 è un’installazione che cerca di ragionare sul futuro della figura femminile, in un’ottica fatalista che vede la donna sempre più schiacciata e compressa all’interno della sua stessa essenza, incapace di fuori uscire dalla propria dimensione a causa della pressione esercitata dall’ambiente circostante. È per questo che l’essere femminile viene quì allegoricamente rappresentato come un guscio duro e freddo, al cui interno non vi è traccia di nessuna perla, perché svuotata del suo valore.
  • Fiorella Cicardi – Corte BIG in via conti (ABCittà)Il simbolo di Lilith dipinto in rosso rappresenta il maschile ed il femminile come paritetici, non più contrapposti, indispensabili per l’armonia del Tutto. Simboleggia la parte FEMMINILE che sta sia in una donna che in un uomo, la parte dx del cervello corrisponde al lato sx del corpo – a differenza della parte maschile razionale, parte dx del corpo ed emisfero sx del cervello. L’energia del Femminile creativo è ciò che è sotto attacco in questo periodo.
  • Elisabetta Oneto – Giardino Cassina de Poom (Associazione 4 Tunnel)”Lègami-legàmi”I legami a volte sono ambivalenti e stringono oltre misurai sentimenti e la vita stessa delle persone. Molte donne hanno legami sentimentali viscerali, a cui si legano a doppia mandata. Questi legami, troppo spesso, risultano delle trappole, dei legami tossici dei nodi difficili da sciogliere e talmente stretti da strangolare la loro stessa vita. Una panchina rossa in questo caso risulta stretta e legata da un vincolo viscerale, ma i nodi si possono sciogliere e quindici si può’ liberare. Questa e la speranza.
  • Tamara Ferioli – Via Tofane esterno parco Cassina de Pomm (Associazione 4 Tunnel)“Ombra”Nell’ombra della sofferenza, le piante rampicanti insegnano: anche in mezzo all’oscurità, cercano la luce. In “Ombra”, il ramo di pianta rampicante, unisce la finezza del ricamo alla potenza rigenerativa della natura. Con il suo percorso intricato, simboleggia la complessità delle storie individuali e la forza di superare le avversità. Il ricamo sulla pianta aggiunge profondità, trasformando la crescita in un processo delicato e intimo. Ogni punto e filo tessono racconti di resilienza, veicolando la forza silenziosa dell’individualità in un messaggio di speranza e perseveranza per chi ha subito violenza ed è sopravvissuto. La panchina diventa così un luogo di riflessione, empatia e azione. Realizzata in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, l’opera vuole diffondere un messaggio di resistenza contro ogni forma di violenza.
  • Leonardo Totino – Parchetto Goccia, Martesana ang Sammatini (Ass. FAS gruppo Ferrante Aporti Sammartini APS)Ho deciso di scrivere il nome di tutte le donne che sono state colpite da un femminicidio per ricordarle. Per far si che non vengano dimenticate.
  • Gabriella Kuruvilla – Jean Jeaures fuori da East River (Libere Sinergie) “#donnaoggetto”Un nastro segnaletico legato ai tronchi di quattro alberi circoscrive la scena del crimine. In mezzo, su una panchina rossa, è inchiodato un baby doll nero, strappato e sporco: traccia-segno-simbolo di ciò che è accaduto, e che non doveva accadere. Quello che resta di uno stupro. Intorno ci sono dei volantini, simili a quelli usati per rintracciare le persone scomparse: sullo sfondo composto da pezzi di giornale che parlano del corpo della donna è disegnato il ritratto della vittima. Lei con una mano tiene il baby doll nero, ancora integro e intonso, mentre sulla sua pelle è tatuato un codice a barre. Che la trasforma in una merce: così come l’ha vista chi l’ha violentata. Ritenendola un oggetto, a sua totale disposizione. Compiendo un delitto.
  • Loretta Cappanera – Parco Anfiteatro Martesana (Ass La nave del Sole) Sono 25 Ex-voto, “a seguito di un voto”, in tessuto ricamato, e sul nastro che li lega alla panchina c’è scritto: Ex-voto – Per te, un dono per ogni persona che desidera coglierlo. Due occhi che mi guardano e che non posso fare a meno di guardare. Guardare: rivolgere lo sguardo, vedere, prendersi cura, custodire, l’atto del guardare significa conoscere. Perchè quando si ama una cosa si vuole comprenderla, nel senso letterale del termine: portarla dentro di sé, farne nutrimento per la propria crescita.
  • Anna Finetti – Casa della Carità via Brambilla (Casa della Carità)”Uso improprio”Il battipanni è un oggetto antico, utilizzato per levare la polvere all’interno delle mura domestiche. L’uso improprio, può trasformarlo in uno strumento di violenza nascosta. L’arte per rivolgere lo sguardo ad altri significati, svelamento mutevole per continue chiavi di lettura nella bellezza. L’installazione è affiancata da una breve poesia di Ada Merini. “Togliere la polvere alle farfalle e quelle non volano più. Forse l’uomo con tutta la sua scienza, non ha capito questo: che le farfalle non vanno spolverate.”

Domenica 26 alle ore 15,00 alla Panchina Rossa del Giardino Cassina de Pomm angolo Melchiorre Gioia, a cura del Laboratorio Kilili è stata realizzata la Performance collettiva “Portatrici d’Acqua” con scarpe rosse e foulard. La performance è consistita in una sfilata di donne che hanno percorso il tratto da Cassina de Pomm all’Anfiteatro Martesana con dei secchi sul capo contenente dell’acqua.

Tutte le panchine sono gestite da tante Associazioni:

Parchetto Basket Sammartini, 31 gestita da Comitato parcheggi Sammartini 31;
Parco Villa Finzi gestita da Ass. Ortica Casa Solidare;
Parco Panza in Via Miramare gestita da Scout e VIPreGo;
CTO Pini via Carlo Zucchi gestita da ASST Pini CTO;
Parco Franca Rame (vicino Alma bar) gestita da Vivi Adriano;
Parco Franca Rame via Tremelloni gestita da VIVI Adriano;
Parco Adriano campo basket gestita da OneLabMilano;
Campo da Rugby Via Cambini gestita da CUS;
Parchetto via Venini angolo Palestrina gestita da Associazione 4 Tunnel;
Parchetto in p.le Farina gestita da Municipio2;
Parco Via Stefanardo da Vimercate angolo Cirenei gestita da Comitato Martiri di Gorla e Genitori Scuola Larissa Pini;
via Giacometti gestita da Genitori attivi ICS Italo Calvino;
E in 7 Scuole:
CDD Melograno via Copernico, 5 gestita da CDD Melograno Gruppo SMAART;
Scuola Ciresola v.le Brianza 18;
Scuola Ciresola v. Venini, 76;
Scuola Bottego v.Emo;
Scuola Galvani in V. Fabio Finzi;
Scuola media in via Fara;
Scuola Civica Manzoni;

Progetto ideato e curato da City Art

Per info: www.cityart.itcityartmilano@gmail.com

Contact: 039 + 3357689814